Il Cemea del Mezzogiorno Onlus è uno dei centri di
esercitazione ai metodi dell’educazione attiva presenti in Italia. Ce ne sono
diversi oltre a quello di Roma, dove i giovani di Pontinia sono entrati in contatto.
Si trovano a Bologna, Cagliari, Firenze, Milano, San Severo, Napoli, Torino e
Padova. Nati in Francia nel 1936 con l'obiettivo di valorizzare l'educazione
alla democrazia ed alla partecipazione, subito dopo la guerra, hanno costruito
un movimento diffuso in tutto il mondo. In Italia il movimento è nato nel 1950.
I Cemea promuovono l'educazione attiva, mirata a dare una reale autonomia
all'essere umano, offrendo situazioni nelle quali tutti possano divenire
coscienti della realtà circostante contribuendo alla sua evoluzione, in una
prospettiva di crescita individuale e sociale. Con queste basi sono nati dei programmi
in tutta l’Europa, dove il Cemea partecipa integrando le varie associazioni
territoriali. Infatti, con lo sportello comunitario Euro Desk, a favore dei
programmi europei dei giovani, Stefania Franceschini e Matteo Lovato, due
giovani di Pontinia hanno partecipato la scorsa settimana al “Trash” il
progetto realizzato dall’Associação Mais Cidadania di Lisbona in Portogallo.
Uno scambio interculturale a promuovere il riciclo dei rifiuti, ci hanno
pensato appunto i ragazzi provenienti dai 33 paesi connessi alla rete Euro
Desk, dove con la loro creatività hanno raccolto materiali di ogni genere nelle
strade di Lisbona realizzando, dopo un lavoro di ricostruzione, una vera e
propria mostra d’arte nella sede dell’associazione, il tutto documentato
attraverso una videocamera. E se Fabrizio De André recitava in “Via del Campo” la trasformazione del
rifiuto in bellezza: “Dai diamanti non
nasce niente, dal letame nascono i fior”, bisogna ammettere che
tra la musica, l’arte e la scienza c’è un tratto d’unione. Lavoisier alla fine
del Settecento riconosce che: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si
trasforma”, apportando le fondamenta della chimica moderna. Una trasformazione
in tutti i sensi, oltre ai rifiuti che diventano opere d’arte, c’è in ballo il
concetto di cambio d’identità di ciò che noi rifiutiamo e l’esperienza attiva
che apporta lo scambio culturale. Il progetto “Trash” nato dalle idee messe in
campo in un precedente progetto, “Otesha Influence”, svoltosi nel Settembre
2010 a Marsiglia in Francia, dove parteciparono anche i ragazzi dell’Associazione
Cantiere Creativo, è stato: “un’opportunità importante per conoscere nuove
persone, viaggiare, attivarmi a delle buone pratiche”, ci racconta Matteo
Lovato. “Da presidente del Consiglio dei giovani di Pontinia, non posso far
altro che consigliare ai ragazzi della mia città di provare almeno una volta
un’esperienza importante come questa. Per questo motivo sto lavorando insieme
al Consiglio affinché l'Amministrazione attivi un’antenna Euro desk”. Poiché la
cooperazione è la soluzione per migliorare la società moderna, prendiamo
esempio dai giovani.
di Gianpaolo Danieli pubblicato su Il Settimanale di Latina 15 Ottobre 2011
di Gianpaolo Danieli pubblicato su Il Settimanale di Latina 15 Ottobre 2011
Ma bravissimi!!! Troppo bello il video e ancora bravi!
RispondiEliminaUn bacio
Ilenia