venerdì 30 aprile 2010

Queneau e leggere leggere leggere

In una trafficora mi buspiattaformavo comultitudinariamente in uno spaziotempo luteziomeridiano coitinerando con un lungicollo floscincappuccato e nastrocordicellone, il quale appellava un tiziocaiosempronio altavociando che lo piedimpresse. Poscia si rapidosedilizzò. In una posteroeventualità lo rividi stazioncellonlazzarizzante con un caiotizionio impertinerntementenunciante l’esigenza di una bottonelevazione paltosupplementare. E gli perchépercomava.

No, non è delirio ma uno dei 99 esercizi "Parole composte" in questo caso, che si trova a pag. 35 del libro Esercizi di Stile di Raymond Queneau.

Vi ricordate l'evento del 28 Marzo 2010, la lettura collettiva al Fogliano?

Bene un lettore del blog particolarmente interessato, ha visto in noi una sorta di gruppo avanguardista della lettura e ci ha fornito un nome: Raymond Queneau.

Ho spulciato in rete e ho trovato approfondimenti affascinanti che mi hanno incuriosito. Per un breve periodo Queneau abbracciò il movimento surrealista di Breton, dove nell'atteggiamento programmatico si riconosce il tentativo di saldare la realtà storica con quella onirica. Rimanendo folgorato dalle possibilità espressive del Surrealismo, successivamente se ne discosto perché non trovò più confacente l'approccio alla creazione basato sull'inconscio.

Da una semplice notazione Queneau parte con delle variazioni sul tema per ri-dire la stessa storia ma sempre in maniera nuova e facendo ricorso a diverse figure retoriche: così per ben novantanove volte si racconta l’episodio. Quest'idea sarebbe stata uno dei cavalli di battaglia del movimento Oulipo (Ouvroir de Littérature Potentielle, Laboratorio di Letteratura Potenziale), gruppo di ricerca letteraria del quale Queneau fu fondatore nel 1960.

Divenne famoso in Francia con la pubblicazione del libro Esercizi di Stile e fu anche membro del Collegio di patafisica.

Ecco, forse noi non siamo così cervellotici, ma per un pochino ci sentiamo entusiasti dell'avvicinamento culturale che ci ha fornito un lettore di questo blog. Il nostro esperimento è stato molto più semplice e alla base potrebbe orientativamente ricondurci alle teorie delle arti terapie. Abbiamo infatti condiviso una lettura scelta precedentemente e creata una catena di letture che si sono susseguite dando vita un continuum letterale. L'esito finale è stato gradevole - io personalmente mi son sentito più leggero -, particolare è stato il fatto che ci siamo ritrovati tutti e 5 a condividere storie su animali.

Fonti: Gli esercizi di stile di Raymond Queneau tradotti da Umberto Eco - Wikipedia -

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