giovedì 21 aprile 2011

La cultura dell’India nell’ultimo CinedocuForum del Cantiere Creativo

L’ultimo appuntamento del CinedocuForum in programma per il 30 Aprile, organizzato da Cantiere Creativo, prevede la festa di chiusura animata dalla comunità Indiana di Pontinia. A loro è stato dato di scegliere il Film. "My name is Khan" di Karan Johar considerato uno dei lungometraggi più belli e struggenti di Bollywood, visto con l’intento di far incontrare culture diverse. I cambiamenti continui di stile ci portano a considerare il film, un’opera post-moderna in salsa indiana. Rizvan Khan, l’attore principale è una specie di Forrest Gump indiano musulmano affetto dalla sindrome di Asperger (quasi una forma di lieve autismo), che s'innamora della bellissima Mandira, madre single di religione induista. Il film mette in luce la forza dell'amore e della volontà, ma anche aspetti dell’epoca post 11 Settembre con l’attentato alle Torri Gemelle. Lo slogan che ritorna spesso nel film:Mi chiamo Khan, ma non sono un terrorista”, rappresenta una forma di difesa verso quell’intolleranza che ha visto l’America di Bush portatrice di pregiudizi razziali. Un passaggio cruciale non solo nel film, ma anche nella realtà, il quale ha cambiato la visione del mondo e in particolare quella degli occidentali nei confronti della cultura musulmana.

La proiezione dalle ore 18,00 al Teatro Fellini di Pontinia sarà in lingua originale (Indi) con sottotitoli in Italiano. Ad animare la serata dalle ore 21.00, saranno i BHANGRA BROTHERS, gruppo di giovani ballerini che metteranno in scena la danza Bhangra, la quale trae origine dalla cultura agricola del Punjub per festeggiare l’arrivo della primavera. Presenteranno un balletto nuovo, creato apposta per l'evento, sempre emozionante e coloratissimo. Inoltre nella stessa serata saranno proiettate fotografie della regione del Punjab, dalla quale provengono molti nostri concittadini. Conosceremo la ricerca sociologica di Roberto Forzati, rafforzata dal lavoro di Marcello Scopelliti, fotografo professionista, tornati recentemente dall'India, dove seguono da anni ormai il progetto sulla comunità Indiana.

Fotografia di MARCELLO SCOPELLITI tratta da Facebook

Articolo di Gianpaolo Danieli

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