lunedì 1 agosto 2011

Biblioteca di Pontinia: le proposte

Solo studenti e genitori degli alunni delle scuole conoscono la situazione della biblioteca comunale di Pontinia. Dall’ultimo articolo pubblicato su Latina Oggi a firma di Riccardo Colabattista, si legge che causa l’assenza di personale addetto, la biblioteca da molti mesi non effettua più il servizio di prestito libri. Questo disagio viene accettato dai pochi studenti che intrepidi continuano a frequentarla per portare avanti i loro studi. La necessità di una ricerca bibliografica è annientata dal disservizio, la possibilità di accedere a delle postazioni internet è nulla. Un edificio importante non può non essere preso sul serio. La biblioteca è un impegno e può diventare un ricco centro culturale, dove lettura, incontri, studi, conferenze, proiezioni e dibattiti potrebbero arricchire la cultura di una comunità, spesso denigrata perché contadina, ma che possiede delle forti capacità intellettuali. L’assessore alla cultura Sperlonga vuole porre rimedio indirizzando il personale di categoria A, per poter soddisfare il servizio richiesto dagli studenti, ma l’impegno potrebbe essere anche preso in considerazione dagli stessi studenti che avanzano l’idea di autogestirla, lavorando part-time al servizio di prestito dei libri e l’apertura mattutina dello stabile. Si parla di noi studenti come dei disoccupati cronici perché studiando non troviamo lavoro, siamo il peso della società perché non produciamo, bene, allora poiché mancano dei servizi, noi giovani studenti ci offriamo come lavoratori per rimediare al problema. Una biblioteca non deve sopravvivere alle incertezze, ma deve vivere tra le certezze d’essere conquistata dalla voglia di studiare, di ricercare e di trovare un luogo dove poter usufruire della cultura. E’ iniziato Agosto e per molti la “cultura” và in vacanza, per noi del Cantiere Creativo che consideriamo la cultura fluida in perenne cambiamento con il contesto in cui è analizzata, proponiamo, dal momento che aspettiamo un bibliotecario che eserciti il lavoro di categoria D, di gestire gli spazi della biblioteca, mettendo a disposizione la nostra volontà creativa per far accrescere la partecipazione della biblioteca. Non solo servizio minimo garantito, ma anche lavoro di pubblicità, innovazione, creazione e approfondimento.

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