lunedì 1 agosto 2011

Naufraghi in Biblioteca

Inserisci linkPontinia: un luogo culturalmente rilevante scollato dalla città

La Biblioteca tra disservizi e disinformazione

di Gianpaolo Danieli

fonte immagine: Pontiniaweb.it

L’Estate Pontiniana è entrata nel vivo dei suoi festeggiamenti con concerti gratuiti e spettacoli di danza in Piazza Indipendenza e mentre il clima con una sfuriata di temporale estivo ci regala una gradevole rinfrescata, a soffrire il caldo sono gli studenti universitari che in questo periodo continuano il costante lavoro di studio per preparare gli esami della sessione di Settembre-Ottobre. C’è chi non potendo ritrovare uno spazio familiare silenzioso e deve approfondire gli studi con ricerche bibliografiche, sceglie la strada della biblioteca. Latina è lontana, anche se molto più fornita non solo di libri ma di servizi (Wi-Fi, Quotidiani, catalogazione ISBN), ma è dispendiosa di tempo e denaro. A Pontinia una biblioteca c’è, perché non usufruirne? Sono pochi, massimo una quindicina, i giovani che si alternano tra la mattinata e il pomeriggio, sono talmente determinati che si sono assuefatti dalle strane regole che vigono nello stabile di Via Cavour. A parlarcene è Giulia Agostini studentessa d’archeologia alla Sapienza di Roma, la quale ogni mattina si reca in biblioteca: “Entro dal palazzo dei servizi sociali, adiacente e in comunicazione con la biblioteca, percorro un lungo corridoio, busso alla porta nell’ufficio della municipalizzata Tra.sco, entro, apro una porta e posso finalmente accedere nella stanza dei libri”. Sono in pochi a sapere della rocambolesca trafila. Uno straniero, magari anche turista curioso di conoscere le scritture inerenti al territorio o visitare il museo della bonifica che risiede sempre nello stesso stabile, non può usufruirne, non c’è nessun cartello e nemmeno un "post it" attaccato sul gran portone d’entrata. “Per i non addetti, la biblioteca di mattina è off”. I problemi non finiscono qui. “Ormai è più di un anno che non c’è nessun addetto al servizio di prestito libri”. Il minimo che si può richiedere da una biblioteca. C'è stato un breve periodo, in cui l’addetto al prestito era il direttore del museo della bonifica Alessandro Cocchieri, poi non si è mosso più nulla, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale. Per l’apertura pomeridiana ci pensa Giancarlo, un signore con contratto di lavoro socialmente utile (lsu), che per motivi di malattia non può prestare libri. Si deduce che il pomeriggio è tutta un’altra storia, anche peggiore. La biblioteca è pubblicamente aperta ma a parte il custode, dentro non c’è nessun responsabile. Naufraghi sull’isola deserta in mezzo ad un mare di conoscenza e sapere, puoi solo concentrarti sui tuoi pensieri, sperando nell’arrivo di un salvataggio. In questo caso di un bibliotecario.

Pubblicato su "Il Settimanale di Latina" il 23 luglio 2011

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