lunedì 30 gennaio 2012

In risposta all'articolo "Gestione biblioteca, silenzio dal Comune"

Articolo di G.Lanzidei
Ieri sulle pagine del quotidiano locale La Provincia (leggi l'articolo a lato), il giornalista Graziano Lanzidei riapriva il caso sulla biblioteca comunale.

E' vero a Pontinia non si può negare che vi sia un nuovo fermento culturale e siamo grati al giornalista di aver riscontrato questo cambiamento. L'Associazione Cantiere Creativo tiene a precisare però che alcune osservazioni non rispecchiano pienamente la realtà dei fatti. La biblioteca di Pontinia non è più abbandonata a se stessa così come è stato nel lungo periodo pre-estivo durato fino ad Ottobre, oggi la situazione è risolta almeno per quel che riguarda la normale amministrazione. Sul silenzio dal Comune possiamo dire che ufficialmente non è stato scritto niente, nemmeno il parere negativo alla nostra proposta, però a carattere interlocutorio l'Assessore alla Cultura Patrizia Sperlonga ha chiarito la posizione del Comune sostenendo che per l'inizio del nuovo anno avrebbe inserito nel bilancio il bando per la gestione del servizio bibliotecario. Chiarita questa parte di articolo, teniamo a sottolineare invece che il silenzio totale da parte dell'Amministrazione è riferito alla richiesta fatta nella stessa lettera di Agosto 2011, con la quale chiedevamo cosa sarebbe diventato lo spazio dell'Ex Museo della Malaria situato nello stesso palazzo della biblioteca, avanzando l'idea che potesse essere momentaneamente utile alle associazioni presenti attivamente sul territorio.

Come possiamo incanalare questo fermento culturale, in modo da poterlo gestire nei migliori dei modi, ottenendo benefici per tutta la cittadinanza?
Continuiamo a precisare ancora una volta l'importanza di uno spazio pubblico ad uso delle associazioni e a fruizione del comune cittadino. Uno spazio che permetta quindi la comunicazione tra le realtà associative e l'integrazione delle varie attività culturali vive sul territorio. Per uno sviluppo culturale della città, così descritto nel programma elettorale della maggioranza, c'è bisogno si di finanziamenti che permetterebbero di investire sul fondo bibliotecario, su una programmazione culturale intensa visibile anche agli occhi dei turisti, ma ancor più sussiste la necessità di riaccordare le associazioni esistenti, creando una forza attiva e partecipativa maggiore. Dunque non aspettiamo un'unica risposta, ma un dialogo ampio per consentire la realizzazione di uno sviluppo culturale.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti verranno moderati per motivi legati al comma 49 del DDL Intercettazioni.