martedì 15 novembre 2011

L'ennesimo sabotaggio

immagine tratta da http://www.ilfaroonline.it/
Ennesimo sabotaggio ai danni del Villaggio della Legalità Serafino Famà di Borgo Sabotino. Giorni fa, il villaggio aveva ospitato la seduta straordinaria della Commissione regionale sicurezza e legalità presieduta dall’onorevole Filiberto Zaratti ed a cui ha partecipato anche il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi. Nelle giornata di venerdì 11 invece era in programma la proiezione del documentario La Quinta Mafia prodotto da Libera, un’iniziativa organizzata insieme a Rinascita Civile e ad altre associazioni e ben pubblicizzata. Per impedire il normale svolgimento delle attività, nelle ore notturne sono state rubate le due pompe idrauliche necessarie per l’asservimento dell’acqua su tutta la struttura. Poche ore prima erano stati sottratti i rubinetti delle fontane che si trovano nel campo. Vista la posizione delle pompe idrauliche non era facile trovarle soprattutto al buio. Le stesse erano state sostituite dai tecnici del Comune di Latina nel mese di agosto dopo i danneggiamenti subiti da ignoti. Le pompe idrauliche sono state smontate ad arte e portate via. Attualmente l’impianto idraulico non è funzionante. Appare singolare il fatto che certi episodi precedano puntualmente la proiezione del documentario La Quinta Mafia che racconta le mafie nel Lazio e soprattutto denuncia le ecomafie di Borgo Montello e l’omicidio di Don Cesare Boschin senza dimenticare che Borgo Montello dista linea pochi chilometri dal bene confiscato. L’ennesimo attacco al Villaggio della Legalità, una chiara sfida alle istituzioni e ai cittadini responsabili di questa terra.
 
Antonio Turri cordinatore di Libera Lazio commenta:

“Non ci sono parole, ogni qualvolta c’è un’iniziativa arriva un segnale. L’ennesimo atto di sabotaggio è un una chiara sfida alle istituzioni e ai cittadini responsabili di questo territorio”

Domenica 13 Novembre 2011 a pagina 39 Il Messaggeroin un articolo spiega:

La risposta è arrivata con un «tutto esaurito». Grande partecipazione al cineforum dell’associazione Rinascita civile che si è aperto con la proiezione della «Quinta mafia». Un appuntamento che si è svolto ugualmente, nonostante l’ultimo atto di sabotaggio nei confronti della struttura gestita da Libera. Nonostante non ci fosse acqua, oltre a tutti i disagi causati dal precedente raid nel campeggio assegnato all’associazione.
«E’ bastata una telefonata con gli amici di Libera per confermare l’evento, perché nessuno ha alcuna intenzione di fare passi indietro - spiegano a Rinascita civile - perché quella è una struttura di tutti, perché la legalità è un valore non negoziabile. Non si tratta dell’attacco a qualche associazione, ad uno sparuto gruppetto di cittadini che non si fanno i fatti loro, ma di uno sfregio all’intera comunità, trattandosi di un bene comune dato semplicemente in gestione alle associazioni».
Rinascita civile chiede al Comune «un intervento urgente per realizzare al più presto un sistema efficace di viedeosorveglianza, altrimenti ogni ulteriore intervento di ripristino fornirà nuove occasioni ai malavitosi di poter affermare la propria supremazia in quella zona». Il sindaco, Giovanni Di Giorgi, si è già impegnato per il ripristino del villaggio e tecnici comunali hanno già svolto un sopralluogo. Certo è che ormai la misura è colma, andrà installato un sistema di controllo per evitare che in futuro si ripetano atti del genere. Intanto proprio dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale, Nicola Calandrini arriva «ferma condanna per il nuovo atto vandalico». I due rappresentanti istituzionali concordano: «Questi atti di viltà, da qualunque parte provengano, non fiaccheranno il nostro impegno a favore della legalità. L’amministrazione è fermamente intenzionata a combattere ogni forma di violenza e criminalità che possa minare la nostra comunità e recare danni ad una ordinata crescita civile». 

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